Cesare Serviatti
Cesare Serviatti: "Il mostro ferroviario"
- Classificazione: Serial killer
- Numero di vittime: 3 - 7
- Data degli omicidi: 1928 - 1932
- Data di nascita: 24 novembre 1880
- Profilo delle vittime: Bice Margarucci / Pasqua Bartolini Tiraboschi / Paolina Gorietti
- Metodo dell'omicidio: accoltellamento
- Ubicazione: Lungo la linea ferroviaria Roma-La Spezia, Italia
- Stato: Fucilato al poligono di tiro Chiara Vecchia di Sarzana il 13 ottobre 1933
La mattina del 16 novembre 1932, sul treno proveniente da La Spezia, alla stazione di Napoli, venne ritrovata una valigia. Il contenuto era raccapricciante: il corpo smembrato di una donna. Una seconda valigia, contenente il resto del corpo, è stata ritrovata sul treno La Spezia-Roma. Le indagini sono iniziate a La Spezia, dove un ragazzino aveva trovato nei pressi della stazione ferroviaria un coltello da cucina con la lama ricoperta di sangue. L'inchiesta fu affidata alla Questura di Roma, e fu condotta dal questore Musco, che due anni prima aveva indagato su un caso simile: il 3 novembre 1930, il corpo di una donna decapitata, tale Bice Margarucci, era stato estratto dal mare a Santa Marinella.
L'indagine ha tentato di rintracciare tutte le donne scomparse in giro per l'Italia, e sono stati utilizzati tutti i mezzi possibili per identificare il corpo nelle valigie. Le cose presero una piega drammatica quando una donna riconobbe il corpo mutilato: era stata la sua migliore amica, Paolina Gorietti, che prima di scomparire misteriosamente le aveva raccontato di un incontro con un uomo che aveva affermato di essere un maresciallo in pensione, disabile in servizio, e che aveva la convinse ad andare con lui alla Spezia, dove si sarebbero sposati. Il nome dell’uomo era Cesare Serviatti. Nato a Roma il 24 novembre 1880, il rozzo Serviatti aveva svolto molti lavori nel suo burrascoso passato; tra le altre cose, aveva lavorato come macellaio e come infermiere in un ospedale, dove era stato licenziato per aver maltrattato i pazienti.
La polizia ha catturato Serviatti nella sua abitazione di via Principe Amedeo a Roma. Accusato degli omicidi negò ogni responsabilità, ma dopo ulteriori interrogatori ammise finalmente la sua colpevolezza.
Serviatti era legato anche al caso della donna trovata a Santa Marinella, da lui contattata tramite un annuncio di matrimonio su un giornale: lo stratagemma che usava sempre per conoscere donne benestanti di mezza età in cerca di marito. Serviatti aveva strangolato Bice il 30 ottobre 1930 in un appartamento di via Ricasoli a Roma: il corpo era stato fatto a pezzi e gettato nel Tevere nei pressi dell'Isola Tiberina.
Il cinico Serviatti confessò altri cinque omicidi, ma si rifiutò di rivelare i nomi delle vittime. Dei cinque fu identificato solo uno: Pasqua Bartolini Tiraboschi, scomparsa nel 1928, e probabilmente la prima delle sue tante vittime. Accusato di tre omicidi, Serviatti fu rinviato a giudizio sommario. L'accusa lo definì del peggior criminale e fu condannato all'ergastolo per gli omicidi di Pasqua Bartolini Tiraboschi e Bice Margarucci, e alla pena di morte per l'omicidio, mutilazione e occultamento del cadavere di Paolina Gorietti.
Serviatti fu fucilato alle ore 6,24 del 13 ottobre 1933 al poligono di tiro Chiara Vecchia di Sarzana.
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